Succede in Australia, dove un gruppo di esperti ha chiesto direttamente al governo di incentivare la vendita di alimenti più salutari nei supermercati e di fermare quella del cosiddetto cibo spazzatura. Alla base della richiesta, i dati di una nuova ricerca della Deakin University’s Centre for Physical Activity and Nutrition Research di Melbourne secondo la quale nei supermercati situati nelle periferie della città più povere sono maggiori gli spazi dedicati ai cibi spazzatura rispetto a quelli presenti nelle zone più ricche della periferia. Allo stesso modo i supermercati situati nelle zone più povere della periferia della città hanno anche una minor presenza di cibi sani rispetto a quelli delle zone più ricche.
Lo studio, presentato la scorsa settimana dal dottor Adrian Cameron e dal dottor Lukar Thornton in una apposita conferenza stampa ha coinvolto 35 negozi Woolworths e Coles delle zone più e meno ricche (socialmente e economicamente parlando) della periferia di Melbourne. I ricercatori chiedono interventi perchè possano essere incentivati (anche con promozioni e offerte) gli acquisti di prodotti sani rispetto a quelli ‘spazzatura’ (questi ultimi – secondo gli esperti – accusati di essere esposti nelle aree principali dei supermercati, oltre ad avere spazi maggiori). Ma la risposta di Kathryn McFarlane – portavoce del ministro della sanità australiano David Davis – è stata molto chiara: il governo non ha intenzione di frenare la promozione o la disponibilità di cibo spazzatura nei supermercati, preferendo invece puntare sulle mense scolastiche, sugli orti comunitari e sui centri commerciali nella propria ‘battaglia’ contro l’obesità infantile. E voi, vorreste più cibo sano e meno junk food nei supermercati italiani?
[ fonte Herald Sun ]
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